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Ai vostri figli dite sempre...

Parole d’amore. Semplici frasi che per i genitori rappresentano delle solide certezze e che per questo non sempre vengono espresse ad alta voce, ma veicolano messaggi importanti per i bambini che non devono essere dati per scontati.

Parliamo di frasi d’amore incondizionato che trasmettono stima e rispetto per il figlio così com’è al di là dei risultati a scuola o nello sport o se il suo comportamento è stato lodevole o meno.

Non si corre il rischio di viziare i bambini o di farli diventare dei piccoli vanitosi; al contrario frasi come queste formano un ottimo “carburante” per una sana autostima e favoriscono una crescita equilibrata.

“Ti voglio bene”: Non stancatevi di ripetere queste tre parole a vostro figlio! Sono fondamentali per sviluppare sicurezza in sè stessi, amore per la propria persona e per gli altri. Ricordatevi: non si è mai troppo grandi per un “Ti voglio bene”!

“Ti voglio bene anche quando sono arrabbiato”: un altro pilastro per il benessere del bambino è sapere che mamma e papà gli vogliono bene così com’è e non perchè è stato obbediente, educato o diligente.

“E’ bello stare con te”: i bambini sono gratificati se sanno che il tempo trascorso con loro è stato piacevole anche per i grandi.

“Ti ascolto”: a volte i genitori hanno talmente tanti impegni da incastrare e preoccupazioni a cui pensare che si dimenticano di ascoltare veramente i propri bambini. Ritagliate cinque minuti di “ascolto puro”: sospendete tutte le attività, spegnete il cellulare e concentratevi su quello che dice vostro figlio. Qualunque cosa sia.

 “Sono felice di rivederti” o “Anche se ero lontano ti ho pensato”: ogni bambino dovrebbe avere la certezza che mamma e papà lo pensino anche quando sono al lavoro o fuori città e che provino gioia nel riabbracciarlo. Non bisogna temere di farlo diventare un mammone, al contrario frasi come queste infondono una sicurezza che promuove lo sviluppo dell’autonomia e stimola a sperimentare nuove esperienze.

“Provaci! Puoi riuscirci!” seguito da “e se va male sono comunque orgoglioso di te perchè ci hai provato”: Si comunica fiducia e stima per l’impegno e per il coraggio di averci provato piuttosto che concentrarsi sul risultato.

Sarebbe un grave errore smorzare l’entusiasmo del giovane con frasi pessimistiche quali “Non puoi farcela”, “E’ impossibile”, “E’ troppo dura” o “Non vale la pena provarci”. Anche il messaggio opposto, “Sicuramente ci riuscirai”, non è l’ideale perchè trasmette un’aspettativa elevata che può generare insicurezza ed ansia per la paura di deludere il genitore.

Con i più grandi “Anche se non condivido, voglio sapere come la pensi”: soprattutto nel periodo della pubertà e durante l’adolescenza è importante stimolare lo sviluppo di un pensiero critico ed autonomo. Per aiutare i ragazzi ad avere una propria opinione piuttosto che omologarsi al pensiero degli altri, i genitori possono stimolare i figli a manifestare il loro punto di vista su interessi personali ed argomenti di attualità, ma anche su questioni che li riguardano come le regole. Bisogna essere disposti ad accettare risposte coincise, accordi passivi e visioni opposte: l’importante è dare loro la possibilità di esprimersi.

In caso di disaccordo, ragionare insieme sulle implicazioni di quell’idea piuttosto che criticare.

Raccontarsi e usare la creatività. L’autoapertura aumenta la probabilità che chi ascolta, a sua volta, si confidi con noi. Ciò è particolarmente vero con i bambini. Se i piccoli faticano ad aprirsi e danno risposte telegrafiche (“Come è andata a scuola?” “Bene.”), al posto di sottoporli a un interrogatorio su come hanno trascorso la giornata provate a raccontare qualcosa che vi è capitato  facendo sempre attenzione a non invertite i ruoli: ai figli non si devono mai scaricare preoccupazioni e problemi personali!

Dopo aver rivelato qualcosa di voi, potete stimolarli a parlare di sé usando la creatività. Qualche spunto:

“La mamma oggi è felice perchè……E tu come ti senti?”

“Qual è la frase più simpatica (buffa, triste, allegra) che hai sentito?”

“Qual è la cosa più bella e la cosa più brutta che sono successe oggi?”

“Che colore daresti alla giornata di oggi? Perchè?”